4 Novembre Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate - Ricorrenza della distruzione di Pontecorvo

Pontecorvo: "Chi non conosce la sua storia è come un albero senza radici."
Così, gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria "Paola Sarro"
hanno voluto sottolineare una data fondamentale per la storia nel nostro paese: il 1 novembre del 1943.
A dare testimonianza di quanto accaduto 80 anni fa, gradita è stata la presenza del signor Lionello Prignani, affermato scrittore e cultore della storia di Pontecorvo. Gli alunni sono stati catturati dai suoi racconti e dalle immagini dei suoi testi. Un ringraziamento al Dirigente Scolastico Angelo Urgera e al signor Lionello Prignani per la disponibilità.

Il giorno di Ognissanti del 1943 è una profonda ferita della nostra città e da 80 anni viene ricordata per non dimenticare quanto la guerra sia la peggiore delle catastrofi del genere umano. Come ogni anno il nostro Istituto partecipa alle cerimonie civili e religiose, e attiva con gli studenti dei percorsi interdisciplinari per educare alla Pace le nuove generazioni. Una Pace che possa illuminare le menti di "Grandi" e "Potenti" affinché possano avere come unico obiettivo il bene del futuro dell'intera Umanità .

San Giovanni Incarico: Commemorazione dei Caduti di tutte Le guerre e Giornata delle Forze Armate, tenutasi, causa avverse condizioni meteorologiche, nella chiesa San Giovanni Battista. Alla manifestazione hanno presenziato le Autorità civili e militari del paese, la banda cittadina “Vincenzo Bellini” diretta dal Maestro Gianfranco Ricci, una rappresentanza degli allievi della scuola Primaria e Secondaria di primo grado di San Giovanni incarico nonché i nostri due parroci Don Antonio e Don Aurelio Ricci. Ha aperto la manifestazione con le sue toccanti parole il Sindaco di San Giovanni Incarico, ingegner Paolo Fallone, poi sono stati letti i nomi di tutti i caduti civili e militari del nostro Comune ed infine i rappresentanti della nostra scolaresca hanno recitato poesie sul tema della guerra, hanno letto le loro considerazioni originali sulla drammaticità di ogni conflitto, in un’ottica di salvaguardia della nostra memoria, per evitare che tali stragi vengano perpetrate ancora.